lunedì 28 gennaio 2013

FINIS TERRAE

...e c'era quell'odore di oceano nell'aria che respiravi a fondo che respiravi sentendo l'aria entrarti dentro narici naso faringe laringe la sentivi scendere attraverso trachea bronchi riempirti i polmoni allargare la cassa toracica spingere il diaframma e c'era quell'odore di oceano quell'odore che sai esattamente com'è nella tua testa nel tuo ricordo lo conosci alla perfezione l'odore d'oceano ma non sai dirlo non sai come si faccia a dirlo e quando ci provi sfugge e non lo ricordi esattamente sai com'è ma i bordi sfuggono si mischia un po' è come quando ad occhi aperti pensi un volto lo vedi nei tuoi pensieri un fotogramma nel tuo pensiero un volto che sai ma se chiudi gli occhi i lineamenti si confondo diventano opachi e non lo vedi più non sai più con precisione com'è il volto che sai e l’odore d’oceano è uguale ecco uguale è proprio così c'è quell'odore di oceano che ricordi ma se ci pensi troppo non sai più esattamente com'è  e scorre lungo i bordi il pensiero di un odore ed è sempre un passo più in là ma respiri a fondo ora stavi respirando a fondo l'odore dell'oceano lo sentivi entrarti nei polmoni allargarti la cassa toracica una mattina livida livida di mattina troppo presto livida della nebbia nebulizzata contro le scogliere e un vento teso sulla faccia e il rumore ritmico del frangersi dell'acqua giù giù laggiù in fondo un paio di centinaia di metri laggiù in fondo il rompersi ritmico dell'oceano contro la scogliera e l'odore dell'oceano il vento teso nella mattina livida in sospensione nebulizzata opaca di nebbia e luce astratta e sentire l'oceano frangersi contro centinaia di metri di roccia sentire laggiù in fondo sentire il rompersi ritmico dell'oceano contro la scogliera impatta rifluisce impatta impatta rifluisce impatta laggiù in fondo un paio di centinaia di metri laggiù in fondo il rumore dell'oceano che si frange contro infinite scogliere nere il rumore cupo un accordo che risuona sulla sfondo di tutto del vento che soffia teso del tuo essere in piedi su una scogliera della nebbia nebulizzata che chiude la vista di quella mattina dove finiva un continente dove la terra terminava della opaca luce livida astratta e respirare l'odore dell'oceano e sotto a tutto questo sotto ogni singola cosa sotto ogni singolo istante onnipresente la vibrazione sonora di un accordo che risuonava l'accordo dell'oceano che si frange contro infinte scogliere nere e respiravi quell'odore di oceano nell'aria e sapevi che è quello il rumore che fa un oceano quando respira è un accordo costante che risuona sotto ogni cosa risuona il respiro dell'oceano risuona...

22 commenti:

  1. http://www.youtube.com/watch?v=qQgIiIH7M7s

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    1. che poi, nessuno ha mai risposto, in realtà: "ma quante cazzo d'isolacce deve averci questa merda d'una grecia"?

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    2. perché non c'è risposta. è uno dei tanti misteri che resteranno insoluti. tipo: perché kouolski non usa la punteggiatura nei post lunghi? stream of consciousness? già scrive bianco su nero e mi spana gli occhi, se poi non ci infila manco un due punti io svengo!

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    3. kouo-chi?! :-)
      questione di ritmo. la punteggiatura. senza, in alcuni post. in altri, molto scandita invece. in media, la punteggiatura è consueta. :-D

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    4. allora metti un cartello tipo: post depunteggiaturizzato. almeno uno si prepara. koooouolski!

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    5. ;.,:.,;.....,,,,,,;;;;;.,;:,.,::;,:..,;:;;::,,,,,,,,,,,,.....

      meglio, cizzu?

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    6. assai! ora cerco di decifrare il messaggio nascosto. mi pare parli di una donazione da parte tua di un centinaio di mila euri a mio nome ma non ne sono certissima. non vorrei sbagliare. ritento.

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  2. Mi hai ributtata ad una mattina di tanti anni fa, quando ero sul traghetto che mi portava ad Alcatraz (a lavorare). E c'era la nebbia. E c'era la pioggia. E c'erano i gabbiani. E poi solo quell'odore. E poi solo quel parlare. Suo.

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  3. Li ho letti entrambi. Mi piace la versione x ciku con le pause della punteggiatura. Anche se in realtà sono presenti anche qui. La differenza sta solo nel fatto che nell'altra ci sono le tue, qui ognuno ci mette le sue.

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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.