mercoledì 24 dicembre 2014

THIS FAINTING TOWN

erano anni che non si nascondeva così, questa città. talmente tanti che nemmeno ricordi quand'è stata l'ultima volta che il cielo se l'è inghiottita in questo modo.




è che abbiamo bisogno dell'ignoto di un posto familiare per svanirci dentro, ogni tanto...


e questa è la milano che m'ingoia, principessa della paranoia

[©  casino royale]

martedì 23 dicembre 2014

231214


prima, i colori esplosi e i piani impossibili e la felicità lieve e volante di chagall.



poi, dopo, un po' di figa.


domenica 21 dicembre 2014

L'HIVER

freddofreddo. umidoumido. nebbia mattino e sera. gelo sulla faccia quando pedali in bici. pelle tesa.
finalmente dicembre. finalmente.

sabato 20 dicembre 2014

DETTO DA F.J.

"la vita l'abbiamo vista passare dalle finestre, dai libri, dall'alternarsi delle stagioni, dalle passeggiate. sempre di riflesso, un riflesso che sembra raggelato sui davanzali."


venerdì 19 dicembre 2014

IL K VIVE

e anche quest'anno sei sopravvissuto al giro della morte novembredicembre.
sticazzi però.

venerdì 12 dicembre 2014

giovedì 11 dicembre 2014

K RULEZ

e anche per quest'anno il k, nonchalante, supera indenne e cazzafrullo il tunnel giornodiriunionedifineanno/cena/dopocena/altrogiornodiriunionedifineannoconpresentazioneannessa. mica cazzi, il k, mica cazzi.

dai, su, forza, chi è il prossimo?

mercoledì 3 dicembre 2014

DETTO DA U.C. (2)

" era davvero bello camminare così. ci si tiene vicini e si va avanti senza fermarsi, verso il resto della vita e verso la morte, e ognuno dall'altra parte ha un braccio libero con cui potrebbe tenersi vicino anche un altro compagno di strada. [...] una miglior metafora dell'amore non avrei saputo trovarla. "

DETTO DA U.C. (1)

" non analizzavo le mie sensazioni, le riducevo volutamente a una caparbia nostalgia di capelli neri, di pelle scura. un giorno o l'altro sarebbe finita anche la nostalgia. "



lunedì 1 dicembre 2014

DEI TUOI EVEREST INTERIORI

son passati gli anni e non son passati indenni. ché anno più anno meno son quasi vent'anni che sei uscito di casa. son passati gli anni solo e son passati gli anni conviventi, e di nuovo gli anni solo e poi ancora conviventi, e nuovamente solo poi. sono passati gli inverni delle notti buie presto e le estati delle cene alle dieci senza accendere la luce. son passati centinaia di libri, film innumerabili e qualche tonnellata di musica. son passate persone più di quante ne saprai mai ricordare, e sguardi o parole o gesti che non sapresti neanche volendo dimenticare. son passate le champions league e i campionati. è passata la minibimba che hai visto diventare minidonna. son passati i chilometri di andate innumerevoli e gli eterni ritorni. son passati colleghi e son passati clienti, son passati fornitori e son passati consulenti. è passato l'etac e son passati pure gli sms. son passate camere d'albergo e città e paesi, son passati continenti. son passati trolley e porta-abiti e son passati zaini e scarponcini impolverati. son passate parole innumerevoli e son passati blog e nick per scrivere te. sono passati numeri di telefono e parole nelle notti. son passati batticuori e disinteressi, noie ed emozioni. son passati i momenti che non ce la farai mai. son passate le convinzioni di averla finalmente trovata.
son passati anni di quotidianità e di case da mandare avanti, anni a scegliere i quadri e le luci, anni ad impilare libri e dischi, anni a riparare tapparelle e a tinteggiare muri, anni a scrivere su quaderni, anni a raccontare fiabe per le buonenotti o a raccontarti fiabe per sperare un po'. son passati anni a vedere la micia diventare vecchia ronfando sul divano a fianco a te. anni di piante e balconi. anni a imparare a cucinarti e a imparare a bere. anni. sono passati anni, e ne son passati molti. vent'anni e innumerevoli pasti. innumerevoli. e ci hai messo vent'anni tu.  vent'anni, record del mondo. vent'anni ci hai messo tu. per farti le tue prime due uova. anvedi oh.