sabato 16 settembre 2017

SEPTEMBER'S HERE AGAIN

ti guardano strano quando lo dici, quelli che ti ascoltano dirlo. e lo leggono alzando il sopracciglio con quel senso di infastidito disaccordo, quelli che lo leggono che lo scrivi. eppure è così: ogni anno tu non vedi l'ora sia settembre. non vedi l'ora dell'aria più dolce, non vedi l'ora di quest'odore di foglie&umido, non vedi l'ora di quei tagli di luce bassa e più dolce e dorata, che si portino via la luce netta e violenta dei cieli d'estate. ti piacciono i venti gradi, e ti piacciono anche quando diventano quindici, sì, ti piace l'azzurro dorato dei cieli di settembre, ti piace che quando cammini i marciapiedi dei viali alberati l'odore dell'aria ti riporti ai pomeriggi ai giardini dopo la scuola di quando la scuola ricominciava, e settembre era l'inizio di un anno nuovo.
e sì, lo sai benissimo che da qui in più si spegne tutto un po', giorno dopo giorno, lo sai benissimo che è l'inizio della lunga scivolata che poi porta al buio delle quattro del pomeriggio, al freddo che taglia la pelle, alle finestre chiuse perché fuori è troppo freddo e umido, alle notti che sembrano non finire, ai giorni pallidi. lo sai, lo sai benissimo che inizia tutto da qui, certo. ma a te non frega dove porti, settembre. a te importa che ora sia qui, che sia settembre, ti importa che sia adesso, ti importa viverlo, questo ennesimo, nuovo e sempre uguale settembre. un vecchio amico che ritorna. ancora una volta. e bella lì.