giovedì 31 ottobre 2013

THE TIMES THEY ARE HALLOWCHANGING

in giro a piedi nella sera elettrica delle luci della città. 31 ottobre. i tempi che cambiano. ché ti guardi in giro, e sembra la notte dei morticini viventi, qua.

[grazie c, per l'ispirazione]

domenica 27 ottobre 2013

L.R. 2.3.42-27.10.13

che è stato proprio lui ad insegnartelo, no?
there's a bit of magic in everything. and then some loss, to even things out.

già. 
and then some loss. 
to even things out.

l.r.]

DELL'ORA

che va bene tutto. e ok. ma che sia buio prima delle 6, beh, non si può davvero reggere. voi e la vostra cazzo di ora solare.

DELLA SHERATA MODENESHE

in giro nella sera modenese.
la quantità di circaventi e ventiqualcosa per le strade e nei locali è impressionante.
durante gli anni 90 devono averci dato dentro di brutto, da 'ste parti...

mercoledì 23 ottobre 2013

QUE SERA, SERA

è una grande capacità, bastare a se stesso. e avere cose che riempiono la vita.
è una grande fregatura, bastare a se stesso. e avere cose che riempiono la vita.

lunedì 21 ottobre 2013

DETTO DA S.H. 2

" vivamo davvero in un'epoca di grandi artisti del pompino. ogni epoca ha una sua particolare forma d'arte. l'ottocento, lo so bene, è stato il massimo per il romanzo."


Più riguardo a La persona ideale, come dovrebbe essere?

DETTO DA S.H.

"[...] non avevo mai preso in considerazione la vera unicità delle persone. dissi a me stessa: te ne viene concessa una sola. quella che ti viene concessa è quella attorno alla quale costruisci un recinto. la vita non è un raccolto. solo perché hai una mela non significa che hai un frutteto. hai una mela. mettici attorno un recinto. quando avrai messo un recinto attorno  tutto ciò a cui tieni, allora avrai l'intero cerchio del tuo cuore."



Più riguardo a La persona ideale, come dovrebbe essere?




domenica 13 ottobre 2013

121013 ONCE AGAIN THE VISITORS



prima ti perdi all'hangar bicocca.
dopo, quando esci, è già il crepuscolo della sera che sembra inverno.
e poi, per ore e ore, ovunque tu sia, qualsiasi cosa tu stia facendo, che tu sia seduto sulla metrò, o che tu stia camminando le strade fredde della sera, oppure seduto al ristorante o davanti a un film, passi le ore successive a canticchiare tra te e te once again i fall into / my feminine ways come un loop infinito.

e sai che è vero, che there are stars exploding, and there is nothing you can do.

(e nessuna maledizione è abbastanza per chi non va all'hangar bicocca a vedere ascoltare the visitors. che è pure gratis, braccini!)

[© ragnar kjartansson]


KOVALSKI VS ZE' NOBEL

e ora tutti a leggere la munro.
è sempre più difficile fare lo snob, ormai.

lunedì 7 ottobre 2013

GIA' AUTUNNO, PENSI

“già autunno”, pensi, quando sei ormai a casa. mentre ti togli vestiti umidi e ti infili vestiti asciutti. mentre spegni la luce della stanza, uscendone. mentre accendi la luce del soggiorno, entrandoci. e la sensazione non solo di essere a casa, ma di sentirti a casa. la sensazione di sentirti addosso il tuo spazio. 

home alone and happy, nothing brings me down.

è dopo la pioggia, ora. è sotto cieli di nubi immobili dopo la pioggia. e sotto ogni cosa, il rumore liquido dello sgocciolìo ritmato dai balconi sopra, sul tuo.

what's left of the rain runs down my roof, nothing brings me down. the night is lush the air is still, nothing brings me down

“già autunno”, e sotto ogni cosa, il rumore liquido ritmato che batte sul balcone. e la musica che suona piano, di chitarra, e voce.

home alone and happy, nothing brings me down. full of wine and steady, nothing brings me down

bevi piano. bevi piano dal bicchiere che tieni in mano, mentre guardi di là dei vetri la sera inchiodata in nuvole immobili sopra i tetti della città luminescente elettrificata della sera d’autunno. bevi piano, alterando la chimica del corpo, godendoti la sensazione della chimica del corpo che si altera, nella sera luminescente elettrificata dell’autunno sopra i tetti della città al di là dei vetri.

home alone and happy, nothing brings me down. full of wine and steady, nothing brings me down. what's left of the rain runs down my roof, nothing brings me down

bevi piano dal bicchiere che tieni in mano, guardi fuori dai vetri i vasi che ieri hai preparato per l’inverno che sta arrivando. guardi le piantine che hai trapiantato, e i loro piccoli fiori bianchi. guardi la terra in cui hai affondato le tue dita affondando bulbi per una primavera che verrà. e ti sembra un bel modo di aspettare l’inverno, questo, prepararti per la primavera che è laggiù, in fondo, dietro la curva di questo inverno che si avvicina giorno dopo giorno. perché una primavera arriva sempre, poi.

home alone and happy, nothing brings me down.

finisci il vino.
ti allontani dai vetri.
torni alle tue cose.
e milano riverbera mille parole ora mute, e la mia storia è ridotta al suono della tua voce. e resta il fiato sui vetri in questa inerzia di giorni, aspettando che il sole faccia il giro e ritorni.


emiliana torrini; la crus]

UOZZAPANDO IL UIK-END

[fì-rì-fì] “come va il week end?”
“bene. non m’annoio, un sacco di cose”
[invio]
[fì-rì-fì]
“racconta”
“niente da raccontare, cose in casa e varie"
[invio]
[fì-rì-fì]
“gnocca?”
“a parte youporn, intendi?”
[invio]

domenica 6 ottobre 2013

LA FINE E' UN NUOVO INIZIO

la vita è piena di tempi vuoti. di tempi in cui il tempo scorre e nulla di epocale accade. a volte durano ore, questi tempi vuoti, a volte mesi. e nei tempi vuoti i giorni si susseguono uno all'altro senza che nulla cambi. li chiamiamo quotidianità.
poi, ogni tanto, nella vita accadono i momenti pivotali. quei singoli istanti che prima e dopo non è la stessa cosa. un evento, una situazione, una frase o un gesto, un accadimento, e nulla è più come prima. e non potrà più esserlo
quando compi diciotto anni. quando stai per baciarla per la prima volta e non sai cosa accadrà. la prima impronta sulla luna. un aereo che entra nel world trade center. il primo giorno di scuola. quando finalmente dici "ti amo". dirsi addio. lo spermatozoo che entra nell'ovulo. la chiusura della bara. cose così. ecco. quelle cose che c'è un "prima di" e un "da lì in poi".
come oggi. tu.
prima, senza piumone nel letto, era estate. da qui in poi, con, è inverno. non ce n'è. 

venerdì 4 ottobre 2013

IS THERE ANYBODY OUT THERE?


il k odia il 3D.
il k è felice che abbiano inventato il 3D, per un film così.

e poi, vuoi mettere, vedere kovalski sul grande schermo, e in 3D?