venerdì 26 settembre 2014

GOOD TRADITIONS


tu ami le tradizioni.
e come da tradizione anche quest'anno inizi l'autunno da single.

mercoledì 24 settembre 2014

SARÀ

sarà la fine dell'estate,  sarà. 
o sarà l'autunno.
sarà che d'autunno cadono le foglie e c'è la indian summer e i cieli sono azzurri e chiari.
sarà.
cazzo ne sai cosa sarà. 
ma foglie o non foglie, azzurro o non azzurro, in queste ultime settimane sono usciti un sacco di dischi bellissimi. 
era ora. 

lunedì 15 settembre 2014

giovedì 11 settembre 2014

DE CERCHIO SETTEMBRICO

ché la vita in fondo è un cerchio.
e settembre è il cerchio che si chiude, settembre è la finta progressione dell’eterno tornare delle stagioni. tutto muta sempre, per tornare poi sempre uguale, in realtà…
settembre è la stagione che muta e le sere che iniziano sempre prima accorciando i giorni sempre più.
settembre è il tempo lasciato vuoto da chi era arrivata a primavera, e poi scivolata fuori campo in estate, e il vuoto che rimane, ora, è tornare a un tempo da riempire in altro modo, è tornare a conversazioni da avere con qualcun altro, è tornare alle sere vuote da riempire di musica, libri e film. è tornare alle sere che avevi fino ad alcuni mesi fa.
settembre è, dopo mesi di inattività, una palestra che riapre, e tornare (finalmente) a fare sport, tornare (finalmente) alle sere che passi a correre e a sentire i muscoli tirare, è arrivare a casa che la sera è già andata, e doccia e cena e letto in serrata sequenza. è tornare alle sere che avevi fino ad alcuni mesi fa.
ché la vita, in fondo, è un cerchio. e i cerchi sono sempre chiusi, no?
 
(e poi c’è la questione lì, la questione quella lì che non sei abituato, tu, a ricevere i complimenti. e un po’ ti stupisci, un po’ ti imbarazzi, quando ti succede. e se poi ti capita tre volte in due giorni che qualcuna ti dica che sei bello, che ottima scelta i capelli così, che cavoli sei in forma si vede che stai bene, beh l’imbarazzo e lo stupore non si elidono ma si sommano. e quando le tre donne sono tre donne belle, beh, allora ancora di più. ma ti dici che non c’è da preoccuparti. che non dura. che tre donne in due giorni, statisticamente sei a posto per almeno un anno, ora.)
 
(e poi c'è quell'altra questione lì, c’è che la mattina ti squilla il telefono, ed è la carrambata assoluta che a chiamare è quella che vi fermavate sempre a parlare, e ridevate un sacco, e vi siete fermati a parlare e ridere per un paio d’anni circa no? e non vi eravate ma sentiti, e l’ultima volta che vi siete visti era novembre o dicembre chissà. e squilla il telefono ed è lei e “volevo solo sapere come stai”. e vi fermate a parlare e a ridere un sacco.
e c’è che il pomeriggio ricevi l’alert dell’oroscopo di brezsny, che non serve credere agli oroscopi per adorare brezsny. e infatti (ti) finisce così “sei sul punto di incontrare il frutto di semi che avevi gettato tanto tempo fa e dei quali ti eri dimenticato”. occazzo. anvedi che mira robbrezsny… senti, robbrezsny, tu e la tua cazzo di mira, ma la prossima volta, anziché sta robetta, darmi direttamente i numeri del superenalotto, no?)

lunedì 8 settembre 2014

49 59 69 79

49
le curve della strada sono nel gioco di sole e nubi lo stanco sole di finta estate che si riflette in un cielo grigio chiaro di vapor acqueo in una luminosità diffusa e la strada è di curve in mezzo alle montagne che separano il piano padano dal mare e segui il ritmo della guida segui la successione di curve e controcurve ed il verde delle piante intorno l'azzurro ed il grigio del cielo il nero dell'asfalto delimitano un mondo di colori basici e netti e segui le curve segui il ritmo della guida decelerazione freno cambio frenomotore accelerazione cambio accelerazione, decelerazione freno cambio frenomotore accelerazione cambio accelerazione, si tratta di compensare la forza centrifuga con spinte vettoriali una semplicità geometrica applicata alla tua stessa fisica e curva dopo curva tra le montagne tra il verde che ti circonda nel ritmo fluido della guida vedi immagini ballardiane che si sovrappongono alla visione della strada che scorre gli occhi attratti dal metallo dei guard-rail visioni di metallo contorto di segni di frenate disperate sull'asfalto che finiscono oltre la carreggiata, visioni di traiettorie che si interrompono all’improvviso nello stridore nel cupo rimbombo nel rimbalzare in movimenti rotatori e caotici ed è ballardiana l'estetica e non l'etica né l'attrazione che manca per ammassi di carne e metallo compenetrati in attimi immobili e stilizzati eros e thanatos della civiltà dell'asfalto e curva dopo curva le immagini si fondono con gli alberi che ti circondano e che coprono il cielo e la luce della primavera che si riflette in un cielo grigio chiaro di vapor acqueo in una luminosità diffusa che vedi oltre il tetto di rami e foglie e curva dopo curva passi le montagne le attraversi dalla salita passi alla discesa e si apre la visuale si apre la prospettiva si apre il cielo e poi le case e poi in fondo il mare.
prima vedi il cielo.
poi vedi le case.
in fondo, solo in fondo, il mare.

49
è la mossa fantasy, decidi che oggi è la volta della mossa fantasy. la mossa fantasy è qualcosa che risale alle notti tra liceo ed università, alle interminabili partite chiusi in una stanza fumosa che fluttuava in mondi paralleli… quando eravate in situazioni senza una via d’uscita ben chiara, o quando non sapevate che direzione dare alle cose, era quello il momento della mossa fantasy, quella mossa inaspettata e inattesa, la mossa folle e senza alcuna logica che si fa per sparigliare, e vedere cosa accade quando si butta tutto all’aria. e oggi decidi che oggi è la volta della mossa fantasy, e anziché a nord, dirigi l’auto a sud. e vediamo cosa accade, quando butti tutto all’aria.

79
le stazioni sanno di ferro e cemento. le stazioni sanno di voci che si accavallano e stridìo di freni. le stazioni sanno di arrivi e abbracci, e allo stesso tempo sanno di addii e arrivederci. le stazioni sanno molte cose. sei tu che non sai. non sai se questo è un addio, o un arrivederci.

domenica 7 settembre 2014

CRIMINAL MINDS

ne abbiamo fin troppe, è vero. e molte di esse sono inutili. ma ne manca sempre qualcuna. ché spesso la gente non sa autogestirsi. e allora eccoti qui, a rimpiangere che non ci sia una legge a proibire e sanzionare senza pietà i crimini estetici. ché sei tollerante, tu, in generale. ma ci sono quattro crimini che sono totalmente imperdonabili per l'uomo, e sì, forse la pena capitale sarebbe eccessiva, ma non si può comprendere, capire, tollerare né perdonare: 
il calzino bianco, qualsiasi sia la calzatura; 
la scarpa bianca, di qualsiasi tipo essa sia, se non esclusivamente le sneakers; 
il mocassino, sempre per quantunque;
e la camicia a mezzemaniche. 
brividi e conati. brividi e conati. eccheccazzo.


e a fronte di cotanta barbarie... beh, ecco.... l'affermazione che la pena capitale sarebbe eccessiva... insomma, a ben vedere, in realtà... parliamone, eh...

mercoledì 3 settembre 2014

PRIMA O POI

non sarà certo una questione di tempismo, né di velocità. che insomma, anno più anno meno saranno passati una quindicina d'anni ormai. però alla fine eccoti qui, a guardare sul grande schermo il tuo secondo film preferito.
e sticazzi.

per tutto il resto c'è mastercard.



lunedì 1 settembre 2014

HAPPY NEW YEAR

ebbene sì, proprio così; 1 settembre, e quindi:
BUON ANNO!
ché gli anni cambiano a settembre, si sa, si sa, non a gennaio, no, a settembre cambiano gli anni, proprio come quando eravamo a scuola (ché la vita, in fondo, è da sempre e sempre sarà come quando eravamo a scuola, già).