lunedì 4 giugno 2012

VOLENTE O NOLENTE

tra volente o nolente a volte vince indifferente. 
che tu voli o che tu noli ci sono giorni che passano veloci e che passano indenni, in questi giorni. che sia ufficio, napoli, o bologna, non ti cambia nulla. nolere non noli. volere domani voli, ma il senso non è lo stesso. e comunque non sempre è importante che ci sia un senso, a volte semplicemente segui il flusso delle cose che devi fare. e andare a roma è come starsene a milano quando sei di questo umore. neutro. o neutrale. indecisione sul termine. ma nemmeno ti importa di scegliere quale, non ci trovi alcuna differenza li tieni entrambi li lasci lì così. 
volente o nolente è una primavera scivolosa questa. ma non sei tu che inciampi nei giorni. non sei tu che cadi. sono i giorni che ti scivolano addosso.

22 commenti:

  1. Cazzo, se m'è piaciuto e se mi ci ritrovo.

    Quanti giorni in purgatorio, non si sa. Non si sa e non si ha voglia di sapere, giusto.
    Che poi funziona così. Bisogna scontare i momenti di sofferenza e di gioia, questi attimi di vita. E si scontano con la non vita, che per quanto cada nel dimenticatoio, per quanto quelle giornate siano tutte uguali e tutte velocissime, guardandoti indietro vedi mesi, settimane o anni, che nemmeno te ne rendi conto.
    Anni di nulla sacrificati costantemente per quelli che sembrano (e sono, anche se intensi) pochi istanti di vera vita.

    Ho viaggiato parecchio, per essere una piccola e deboluccia ventenne, ma l'indifferente tra il volente e il nolente nelle mie avventure l'ho riscontrato solo una volta, a Londra.
    Un viaggio in solitudine, in quella città, a diciott'anni. Ero volente perchè Londra era pur sempre Londra e l'occasione non me la sarei fatta scappare. Ero nolente perchè poi con la solitudine devi saperti destreggiare, non è che puoi prenderla molto così alla leggera.

    Però poi alla fine ho sommato quei giorni, e ho visto dei buchi nella memoria, cose cancellate. I vuoti dell'indifferenza, gli stessi vuoti della mia ex routine da studentessa romana, gli stessi vuoti che ho avuto in questo mio periodo di varie guarigioni e nullafacenza. Ho sommato quei giorni e ho sentito l'amaro in bocca.

    E no, non m'è piaciuto, cazzo, in un viaggio se capita è tragedia greca, soldi sprecati, bellezza buttata, curiosità morta e sepolta.

    Non lo decidiamo, quando capita capita. Se avessimo la facoltà di non riuscire a farci scivolare le stagioni addosso usciremmo, ci ubriacheremmo e troveremmo una merda fresca di cane per poterci scivolare sopra di nostra volontà. A sfregio proprio.


    Quasi quasi faccio copia e incolla e me lo pubblico sul blog, questo commento.

    P.S.: quando scrivo tante cazzate, è perchè in realtà ciò che leggo mi piace, mi ispira, mi affascina. E questo è tipo un complimento, a suo modo.

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  2. "tra volente o nolente a volte vince indifferente." mi ci ritrovo in pieno...

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  3. Tempo fa, scrissi un post su una persona che mi disse cose simili a queste. Chissà se mai ci inciamperai e lo riconoscerai. :)

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  4. non mi piace.

    e poi se vieni a napoli da v. tua come fai a rimanere indifferente....

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  5. k. che mi combini? Mi scivoli cosi nella torbida malinconia da inizio estate?

    Non mi far incazzare eh, sennò ti dedico un post.

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  6. Mio caro Kovalski....t'ho trovato per caso...t'ho aggiunto a ragion veduta...ti leggo per capire "chi sei o chi sono loro"...ma non mi puoi inciampare nei giorni!!!
    ;)

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  7. siamo tutti in un fantastico mood ottimista, vedo.
    e che v. fosse a napoli non l'avevo mica capito.
    ma tu che fai nella vita che te ne voli così a spron battuto?

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  8. Quando torni a Roma fai un fischio.

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    1. a pyp... ma te non eri fidanzata? non che questo abbia mai fermato il kovalski dal fare fischi, e pure di peggio, eh...

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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.