mercoledì 13 febbraio 2013

K MOMENTS (come disse il banale)


l'importante è non dimenticare.
il perdono è un'arte sopravvalutata.

27 commenti:

  1. Vero. Come il tartufo.le camicie con le iniziali,il bavero della polo e i preliminari. Ti lovvo ma in maniera quasi maniacale...

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  2. A me capita spesso di mantenere il ricordo di tutto, ma di cancellare chi lo ha prodotto.

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  3. questa è la mia croce.
    saper perdonare. ma non saper dimenticare.

    ma se poi non dimentichi, stai perdonando davvero?
    buonanotte k bello.

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    1. ma forse la vera domanda è: perché perdonare?
      buonanotte V bella

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  4. Arte fin troppo sopravvalutata.
    E' più difficile ammettere di non riuscire a perdonare. Che non perdonare ed apparire politically correct.
    E comunque, MAI dimenticare.

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  5. la parola d'ordine è vendicare. con le nostre stesse mani oppure aspettando da lontano, che la vita faccia il suo corso e ci restituisca finalmente libera, quella parte lesa che si era trincerata dietro un perdono.

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    1. dipende, se ne senti la necessità. che forse la cosa migliore è non aver nemmeno il bisogno di vendicarsi. se non altro, vivi senza l'astio.

      (a proposito di astio: come cazzo si entra nel tuo blog?:-) )

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    2. probabilmente hai ragione, in fondo pestare le merde non è poi così piacevole.il blog non è mio ma di un amico che seguivo fino a quando non ha deciso di impedire l'accesso a tutti. io sono una semplice curiosa.

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    3. allora niente astio. :-)
      pestare le merde ha un solo lato positivo: che l'hai pestata :-D

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  6. E se uno perdona e non dimentica? Ché se perdoni non hai bisogno né di dimenticare per non soffrire né di ricordare per meditare vendetta.

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    1. la cosa importante è non provare astio, credo. che in fondo l'importante è che il passato non sia capace di raggiungerti, direi.
      non perdonare non parla di vendetta, non necessariamente. parla di saper tracciare una linea. e di vederla sempre.

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    2. La linea dell'amor proprio? Ché quella bisognerebbe marchiarla a fuoco.

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    3. tracciarla con l'aratro. marchiarla con il fuoco. e difenderla con la spada. tipo. :-)

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  7. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  8. In K we trust.

    Forse, in realtà, non sappiamo cosa sia il perdono,
    riflettevo, 'perdono ma non dimentico' - ma se perdoni, in fondo è un passo verso il dimenticare, verso il lasciar perdere ed andare avanti come se nulla fosse.
    La verità è che siamo più animali che anima, e vige la regola del più forte, della sopravvivenza.

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    1. tu inizi già ad altissimo livello, aria. :-D

      ma perché perdonare? perché fare come se le cose accadute non siano accadute? le si possono accettare, o non accettare, considerare capitali o secondarie, rilevanti o inani... ma perché far finta non siano state?

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    2. Cristo finalmente qualcuno che è concretamente concreto con ciò che succede nella vita. Perchè diamine perdonare? Perchè abbassare la testa? Perchè porgere l'altra guancia? Siamo forse meno di qualcun altro? La frase esatta è: perchè far finta che non sia successo? C'è, c'è stato, ha fatto male o meno ma c'è stato e come tale c'è da riscattarsi, da ricambiare, di certo non lasciar perdere.

      Di Gesù Cristo n'è bastato uno -dicono-
      noi facciamo il nostro lavoro di comuni mortali.

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    3. se scrivi così, non trovo dove darti torto, però. non vale. :-)

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    4. In Aria we trust ahahahaha B)

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  9. Perdona i tuoi nemici. Ma non dimenticare i loro nomi.
    JFK
    (te gusta come compromesso?)

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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.