domenica 25 novembre 2012

SMALL TALKS AT SATURDAYS' TABLES

interno giorno. a pranzo nella pizzeria della via fashion. tu, e amicam.

- ma tu, voglia di figli, niente?
- già, avrei l'età, lo so. e di certo in fondo è un impulso biologico, fare figli... la prosecuzione della specie, ché siamo programmati per quello, no? e soprattutto, credo davvero che un figlio sia un momento fondamentale nella evoluzione di una donna...
- quindi? ci state pensando?
- ... è che poi penso a un figlio. penso a me. penso a tutto quello che comporta, un figlio.... ed è lì che capisco che non è poi così importante, la prosecuzione della specie. e neanche la mia evoluzione di donna.

- e tu, di nuovo nella centrifuga della singletudine milanese?
- ma, credo di aver già dato la scorsa volta, in realtà....
- ah. non hai ripreso con la trafila uscite, serate, tipe, schienamenti, strani accrocchi...?
- non so, è che poi ti stufi, a viver sempre le stesse cose. e ho già dato, per anni. che poi sei lì che ti dici "esci, conosci, fai, disfa, dai" ma poi mi annoia più che quello che mettermi su un film.
- e quindi?
- e quindi guardo un sacco di film...

48 commenti:

  1. Capitolo prosecuzionedella specie: fatto!
    Capitolo cinefilasolitaria: Fa...cendo!
    ;-)

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  2. Mi ritrovo così bene in entrambe le situazioni che viene da chiedersi come fai, kovalski, a spiare così bene le vite degli altri!Con i film manca solo una cosa:il bicchiere di vino che pian piano si trasforma in bottiglia.

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    1. è che kovalski c'ha i superpoteri
      tranne quello di entrare nel tuo blog, visto che ci vuole l'invito....

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    2. nononono kovalski, quel blog non è mio, semplicemente lo seguivo quando ancora era aperto. io sono solo un'umile lettrice di belle menti. non mi trovo mica qui per caso eh?!?

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    3. ah! saranno anche belle menti, qui, ma mica c'era arrivato il k eh :-)

      e questo però spiega il tuo nome. miss chi. chi???? :-)

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  3. fare figli e guardare film, sì, probabilmente siamo nati per questo, l'ordine in cui facciamo queste cose rimane a nostra discrezione, giusto?

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    1. va beh, io continuo a guardare film e fare prove a vuoto di quell'altra cosa.

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    2. giusto! prova, prova più che puoi. che non conta il risultato, ma partecipare! :-)

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    3. Signorina, sto per svelarle la risposta al suo pressante interrogativo esistenziale, cioè per cosa siamo nati. Per una scopata, signorina, siamo nati tutti per quel motivo lì!!! Possibile che non gliel'abbia ancora detto nessuno? Suo padre si è attizzato e sua madre ci è stata o addirittura gli ha dato l'azziga facendogli un balletto sexy. Uff. Questi sono i risultati della mancanza di un serio programma di educazione sessuale nelle scuole. Poi girano per i blog a farsi domande cretine...

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  4. la tua amica mi ha fatto venire in mente questo: http://www.vhemt.org/
    :D

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    1. sai, non mi sfugge proprio nulla.
      neanche queste splendide perle del web.

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    2. tu hai troppo tempo libero, più che altro.
      e citi a capocchia frasi di gente che ne sa, anche :-P

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    3. non ho molto tempo libero: sono multitasking ;)

      (e comunque, il tuo blog è uno dei posti strani che frequento. poco ma sicuro)

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    4. (strano?! il k?!?!?! ma va là)

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    5. lo "strano" si definisce in base a ciò che si considera la "norma".
      ;-)

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    6. e la norma in base a ciò che si considera a/normale. non se ne esce.

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  5. Fare figli, caso mai, è la persecuzione della specie. L'ho sempre vista come una spada di Damocle che pende sul cranio delle donne fin dalla culla. Il potere dell'utero, puntualmente messo ko dalla menopausa per quelle che considerano il cervello un optional. E se la. specie si estingue chi se ne frega! Se mi estinguerò io, non vedo cosa me ne frega del fatto che si estingua qualcun altro.

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    1. tu sei la luce del conforto, lo sai vero?

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    2. No, ma se me lo dice lei, ci credo. Per finta. Mi hanno consigliato di stare alla larga dai ciarlatani: lei è un ciarlatano? Scusi, ma lei vuole un figlio da me? Ci sono altissime probabilità che non sia normale! Niente di personale, eh. Non c'è nessun uomo che mi abbia mai convinto a cambiare idea. Al punto di vederne circolare un clone. Uno bastava.

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    3. guarda, di tante cose possiamo dubitare: dell'esisitenza di dio, del pil in ripresa nel 2013, delle profezie di nostradamus o dei maya, della verve di mario monti... ma di una cosa una puoi essere serenamente certa: che il K non vuole un figlio da te. rejoice!

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    4. Eh no, non mischiamo le carte in tavola. Sono IO che non voglio figli da lei. L'ho detto prima io!

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    5. brava, bella strategia: negare tutto, anche l'evidenza.

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    6. Lei l'ha detto dopo dodici ore. E dopo aver letto la mia risposta, presumo. Non aggiungo altro.

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  6. Per non compromettere la mia PuroNanoVerginità (se perdo la V devo chiudere il blog) mi sono dato da decenni alla cinefilia dura e pura.

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    1. che sia dura non ne dubitiamo.
      permettimi invece di nutrire perplessità sul fatto che la tua cinefilia sia (sempre e solo) pura.
      :-D

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  7. Abbè. Parole sante.

    L'essere donna o uomo è qualcosa di fastidiosamente sopravvalutato.
    Soprattutto perché molti si dimenticano di essere, prima di tutto.

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    1. Oooh, un commento intelligente. Finalmente.

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    2. ari è tra le piccole certezze della vita

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  8. oddio! ecco cosa dovevo fare, vedere tanti film...invece...

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    1. ahahahah!
      eggià. ne hai saltati un sacco, tu! :-)

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    2. non poi capì...na cifra...praticamente so passata da "flashdance" a "la bella e la bestia"...ancora nun me ripjo...e mo che vorrei cinefilare me so trovata n'omo che odia, dico ODIA il cinema..se n'so masochista io...

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    3. eddai che c'avrà altre qualità, l'omo tuo :-)

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    4. no se è per quello di qualità l'omino è ben provvisto...e ho detto tutto...

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  9. Signor k, le idee non hanno sesso. Le parole, invece, sì. Da cosa dipende, secondo lei?

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    1. direi che dipende dal fatto che nei secoli per arrivare alla nostra lingua ci siamo persi il genere neutro, cara ss...

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    2. No. Le idee non hanno sesso perché sono pulite. Quando le facciamo uscire dalla nostra testa si sporcano, a causa dei travisamenti altrui, della molteplicità dei significati, dei limiti che hanno le parole, insomma. Le parole sono "sporche". E come capita con tutto quello che è sporco, bisogna fare una cernita, sceglierle e suddividerle, smacchiarle e candeggiarle. Il genere rappresenta questa suddivisione di cui non c'è alcun bisogno finché si tratta di pensieri. Ha capito?

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    3. che le idee sian sempre pulite e non abbian sesso, può dirlo solo che non legge nei pensieri del k...

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    4. Eh no, allora non ha capito. I suoi pensieri sono candidassimi, ma quando li scrive ed è costretto a scegliere le parole diventano sporchi! Lei non lo sa, ma le parole le odia, non le ama! Quanto tempo perde a cercare la parola giusta, a cercare di tradurre i suoi pensieri in parole e quelle sfuggono, non rendono l'idea, sono approssimative, ecc? Lei è un misologo, probabilmente. Ha presente quelli che dicono di amare tanto le donne? Quelli sono coloro che le odiano di più in assoluto! Con chi scrive è lo stesso. Dicono di amare il dialogo, le parole, lo scrivere ma sono quasi sempre taciturni ed introversi. Perché le parole le odiano e le disprezzano! Ma è l'unico modo, difettoso, che hanno a disposizione per esprimersi. È lo sanno.

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    5. oddio, bella questione: chi ama scrivere odia le parole? ....ma sai che sei convincente?
      il che ci porta a una conclusione inesorabile: che in realtà il k non ama scrivere....

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    6. Certo, ha presente quelli che sono attirati dalle cose che gli fanno male? La stessa cosa. Quando non sono ispirati gli scrittori si dannano come disperati, pensando di aver perso la vena creativa. In realtà hanno solo raggiunto la soglia di saturazione tossica.

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    7. sai che c'è? c'è che mi godo il complimento implicito in quello che hai scritto. che un complimento da SS, per quanto implicito, molto implicito, è roba memorabile.

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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.