martedì 20 agosto 2019

MARTEDÌ 20

polonnaruwa, l'estensione delle rovine della seconda capitale dell'isola è impressionante, immaginarla sfarzosa e piena di vita intorno al mille, e poi abbandonata e ricoperta di vegetazione per secoli, palazzi di 7 piani collassato alle fondamenta, templi lunghi decine di metri, lo stupa alto 45, mattoni rossi e talvolta granito, l'immensità della storia e del tempo che tutto erigono e tutto cancellano. omnia mutantur, nihil interi.
pidurangala rock, di nuovo quella roba lì maledetta che i gradini in salita son sempre più di quelli in discesa, i bastardi, e poi alla fine della salita l'ultimo pezzo è da scalare arrimpicando massi, e i 38 gradi umidi di giungla e il fiatone, ma poi arrivato sul lastrone di roccia della sommità, nel vento teso lassù in cima a guardare 360° di giungla laggiù in basso, e di fronte a qualche centinaio di metri la roccia immensa di sigiriya piantata come un enorme sasso giallo di 370 metri di altezza conficcato dagli dei in mezzo alla giungla, beh, ne vale veramente la pena, per vedere il mondo da quassù.


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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.