sabato 29 luglio 2017

29.07.17 NOT EXACTLY HOW IT SHOULD HAVE BEEN

il cielo nero e pieno di stelle, così pieno da traboccarne, così tante stelle che non esiste un cielo così pieno nell'emisfero nord. non conta essere a 2.700 metri; è la montagna, sì, è la notte nera, certo, ma è l'incanto dei cieli stellati dell'emisfero australe.
il respiro regolare del vulcano, nel buio. dal rumore scivolato potrebbe sembrare refoli di vento, ma sono troppo cadenzati, e di durata troppo uguale; è come se la terra espirasse, semplicemente questo.
siete venuti quassù nel cuore della notte, chiusi nei piumini leggeri per il freddo dei quasi 3.000, siete qui nel buio assoluto, sotto una stellata che sembra disegnata, con il vulcano che vi respira vicino, in mezzo a qualche altro centinaio di persone che come voi aspetta il primo chiarore, poi l'aurora, poi l'alba, guardare da qui l'enorme caldera e i 3 vulcani, e poi quando sarà giorno spostarvi nel deserto di cenere vulcanica e risalire il cono del vulcano che respira, per arrivare a vedere il cratere e il suo fiato addensarsi a ritmo regolare. 
siete qui per questo.

sareste qui per questo... se non fosse che B è debole, cammina a malapena; sarà la nausea e il mal d'auto della jeep guidata da indonesiano invasato per salire qui, vi dite. e passa il tempo e non passano i sintomi, e l'ipotesi di mal d'auto diventa i sintomi di qualcosa che ricordi dai discorsi di quando andavate in montagna che eri ragazzino, e san internet e san google orano pro vobis e trovi la sintomatologia e ne bastano due su cinque e qui siamo a tre, ti sembra proprio mal di montagna, e l'esito "può essere letale", e la sola cura possibile la ricordi da te: scendere di quota, subito.
e lasci perdere aurora, alba, vulcano, respiro, cenere, deserto, cratere, lazzi e mazzi.
e trovi un passaggio per scendere subito, e contratti e discuti e li convinci e partite, lei sulla moto col primo, tu con il secondo, verso il lodge su cui vi appoggiate, a quota più bassa.

con tutta l'ansia di non sapere esattamente come gestire la situazione, e l'angoscia di fare in tempo a scendere abbastanza per eliminare i sintomi prima di qualsiasi complicazione.
e doveva essere l'avventura dell'alba e del vulcano.
e diventa l'avventura di un'ora ad attraversare sul sellino posteriore di una moto scenari pazzeschi e mondi lunari, mischiando ansia e incanto.

1 commento:

occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.