corre sulla cresta, lungo la cordigliera, segue sinuosa i monti. pietra arancione attraverso il verde, un lungo serpente, un enorme drago. è lì da ben prima che tu ne leggessi sui libri di bambino, era lì da secoli prima che tu cercassi di immaginarla, senza mai riuscirci, ché immaginare una muraglia che attraversa la terra per migliaia di chilometri non puoi, è come un sogno sfuocato.
eppure oggi sei qui che la guardi, e la cammini. ed è reale, concreta, solida di pietra su pietra. su pietra. su pietra.
poi, dopo, più tardi, dopo che hai seguito il suo corso con gli occhi, dopo che l'hai camminata, quando ti stai abituando alla vista delle pietre che serpeggiano sulla cresta attraverso il verde della vegetazione, è allora che il cielo si fa nebbia, a nasconderla, come un sogno sfuocato.
dopo. che ora la cammini. e la guardi snodarsi lungo la cordigliera dei monti, serpente di pietra, lungo drago, troppo lungo per vederne la testa.
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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.