venerdì 27 dicembre 2019

27.12 - DEL MOMENTO IN CUI TUTTO CAMBIA

il rumore dell'oceano, sordo e cupo e fisso al fondo di ogni cosa. la voce che il mediterraneo non ha.


dal soggiorno parli guardando fuori due uccelli che volteggiano e SBENG il colpo secco improvviso contro la vetrata e rimbalza sul patio e da steso alza la testa una, due, tre, quattro volte, apre chiude il becco, pensi "è sopravvissuto allora bella lì" e la testa crolla ed è immobile ora. e resta immobile, da ora in poi.
l'altro uccello atterra sul patio di legno, si ferma a mezzo metro. lo guarda per un po' che non si muove. e vola via.

è quasi sera sei sul patio di legno che annaffi le piante o semplicemente il prato di questa terra secca e polverosa, e ti sorride e si avvicina e parla sottovoce. la prendi sotto il braccio, e sorridi. e forse è successo, forse inizia da qui. 

2 commenti:

  1. E quanti SBENG e quante volte a mezzo metro a guardare, senza volare via, senza neppur Restare...

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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.