la sua faccia atterrita, con quello sguardo vuoto di quando le cose ti arrivano addosso e tu lo sai cosa è accaduto, sapere lo sai, ma non lo hai davvero realizzato, e c'è quello scollamento fatale tra la realtà fattuale e la tua percezione del reale, che ti pone in quel limbo di sconnessione, che è come fluttuare senza esserci.
e dalla distanza, fermo sotto il sole che cala e nel caldo che appiccica, dalla distanza, tu guardi fisso la sua faccia atterrita di quello sguardo vuoto mentre vede calare sottoterra la bara del figlio, quattordicenne.
e ti domandi quanto tempo ci metterà, a incollare nuovamente se stessa al reale. a tornare semplicemente ad esserci.
Innaturale, hai detto bene
RispondiEliminaEsserci sarà il massimo che potrà fare
@pippa: poche cose ho trovato così strazianti, devo ammetterlo...
EliminaPrima o poi torni ad esserci... ma non tornerai mai ad esserci come c'eri prima.
RispondiEliminaNon so neppure come si possa sopravvivere, veramente non lo so.
@silk: non so come si possa, né so come sarà, da qui in poi...
Eliminaquanto tempo?
RispondiEliminachi può dirlo?
forse non tornerà mai più, rimarrà "innaturalmente" in vita senza suo figlio
@sabina:rimarrà certo. innaturalmente, anche. chissà come fa, chissà come si fa. .
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