allunghi la conta dei chilometri che scorrono sul tuo cruscotto. tanto vale che l'allunghi, già che sei qui. provi a ricordare strade in mezzo ai campi e ai paesi. riesci a ricordare strade in mezzo ai campi e ai paesi.
e che strana sensazione è. dopo tredici anni. tredici? mmmm... quindici anni dalla prima volta che ci sei stato. tredici dall'ultima. sì, tredici. che strana sensazione è.
attraversi con l'auto il portone. entri dentro il cortile. parcheggi nel posto di chissà chi. scendi. cammini verso l'ingresso. lo superi. guardi la porta. angolo frontale destro. identica ad allora. dopo tredici anni. sei lì. a guardare la tua prima casa. quindici anni fa. tredici anni fa.
fuori, il cielo trascolora verso il blu. e il tramonto d'inverno è una striscia di cielo rosso che spinge giù il sole verso l'orizzonte occidentale.
è una sensazione strana. è un mare di ricordi, è una vita che incominciava in una direzione e che poi chissà in quali altre è andata e di mani strette e sguardi incrociati.e di treni passati.e presi, magari al volo,o non presi.e di chilometri macinati.chissà.in ogni caso quel tramonto rosso mi piace molto.
RispondiEliminaè che le vite non sono lineari, spesso, svoltano e curvano, e procedono, e girano, e poi avanti in un'altra direzione... ma sono una vita lo stesso, una, la tua.
Eliminae i tramonti d'inverno sono splendidi, molto più netti di quelli estivi.
ecco. ché tra tredici anni o quindici dalla prima volta, vorrei poter provare anche io quella sensazione lì.
RispondiEliminadipende. se poi nel frattempo la cambi, e la dimentichi, e poi la ritrovi :-)
EliminaK. sto scoprendo un mondo... ma in quale idiozia ero persa mentre tu scrivevi ? - cose che un po' dispiacciono ecco -
RispondiElimina(scendo ancora eh !)
e perché mai? sei qui che leggi, no? e il qui è ora, sempre.
Elimina:-)