venerdì 27 dicembre 2019

27.12 - DEL MOMENTO IN CUI TUTTO CAMBIA

il rumore dell'oceano, sordo e cupo e fisso al fondo di ogni cosa. la voce che il mediterraneo non ha.


dal soggiorno parli guardando fuori due uccelli che volteggiano e SBENG il colpo secco improvviso contro la vetrata e rimbalza sul patio e da steso alza la testa una, due, tre, quattro volte, apre chiude il becco, pensi "è sopravvissuto allora bella lì" e la testa crolla ed è immobile ora. e resta immobile, da ora in poi.
l'altro uccello atterra sul patio di legno, si ferma a mezzo metro. lo guarda per un po' che non si muove. e vola via.

è quasi sera sei sul patio di legno che annaffi le piante o semplicemente il prato di questa terra secca e polverosa, e ti sorride e si avvicina e parla sottovoce. la prendi sotto il braccio, e sorridi. e forse è successo, forse inizia da qui. 

martedì 24 dicembre 2019

25.12

che allora è vero che qua tutto è a testa in giù, ché che cos'è se non a testa in giù un natale sotto il sole e in pantaloni corti? e nemmeno sembra natale, così. e di certo non è bianco, il natal, da qui. 

24.12

l'occhio ti dà fastidio, oggi. piccole macchie in movimento alla periferia del campo visivo; trasparenze che scorrono davanti alla visione; appannamenti momentanei. ti dici che è stanchezza da jet lag e che poi passa. ti dici. ci conti.

secondo giorno di camminate all'ombra dei grattacieli in fiore. nell'aria dolce e lieve di temperatura che non sembra nemmeno l'estate di quaggiù. per ora la temperatura è clemente, da inizio primavera. finché dura. ci conti.


lunedì 23 dicembre 2019

23.12

del primo giorno a testa in giù, dopo l'arrivo notturno e i grattacieli luci sparse nella notte australe.
del cbd delle grandi strade e del costante e denso flusso umano pre natalizio, e dei piccoli vicoli laterali, invisibili e non notati se non li cerchi volontariamente con lo sguardo...