parlami di sabbia bianca fine talmente fine da sembrare gesso, e un oceano che da turchino diventa blu oltremare con un singolo passaggio netto, senza sfumature né indecisioni. parlami di rocce grigie con linee arancioni come dipinte di una pennellata di licheni. parlami di un cielo azzurro come solo nei tagli di luce del nord europa nelle sere d'estate, che poi è la medesima luce per cieli medesimi nei cieli dell'estremo sud del mondo, per una medesima distanza dal relativo polo.
parlami di essere là in quel luogo che hai sempre immaginato e che sempre hai pensato non avresti mai visitato, perché certe distanze non sembra mai possible percorrerle, prima che avvenga di farlo.
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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.