arulmihu sri muthumariamman thevasthanam, tempio indù di colori urlanti saturo di statue e divinità.
nalanda gedige, l'arco di una porta di mille e duecento anni fa tra gli alberi, e un percorso di colonne di pietra spezzate, fino allo spiazzo, tempio di pietra, pagoda di mattoni, scarnificati dal tempo, il recinto dell'albero di bodhi, il silenzio del lago che circonda da tre lati e il fruscio delle foglie mosse dal vento. qui è tempo fuori dal tempo.
e c'è quella stregoneria che è propria dei gradini delle lunghe salite: i gradini a salire sono sempre tra il triplo e il quadruplo dei gradini a scendere. e anche stavolta il maleficio si ripete. poi, dopo la fatica e le madonne che tiri come freccette, in cima alla salita, dambulla è monastero lungo come un corridoio di arcate bianche steso sotto lo sperone di roccia. sale scavate nelle grotte. buddah distesi. e buddah innumerevoli seduti nelle diverse posizioni. quassù il caldo è alleviato dal vento di termiche, e fa muovere le foglie a goccia dell'albero di bodhi.
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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.