nine arches bridge, la ferrovia dell'era coloniale sospesa sulla giungla e non ancora elettrificata, schegge di memorie di film da ragazzino e libri d'avventura, ché ci sono viaggi che sono viaggi nella propria memoria e nell'immaginario del sé bambino, anche.
dambatenne tea factory. il verde delle piantagioni di tè su colline mosse e schiene piegate a raccogliere foglie.
tutta questa natura, tutto questo verde, è overwhelming. le geometrie delle file delle piante di tè, bassi arbusti compatti e squadrati di foglie verdi, lungo le curve dei fianchi delle colline, linee su linee a scalare in parallele i pendii, e ancora e ancora, fino a salire in cima, e lassù sedersi e vedere tutta la terra stendersi sotto. da dove lo guardava sir lipton. tè. lipton. esatto, proprio lui.
rakkhiththakanda cave temple tempio buddista nella caverna, disegni indù alle pareti, case costruite sotto un enorme sperone di roccia, luogo fuori dal tempo. scoiattoli giganti sugli alberi. la natura e la scintilla di divino che c'è in ogni cosa vivente, sono così evidenti qui. te ne vai con un bracciale bianco annodato dal monaco buddista.
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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.