venerdì 3 giugno 2016

030616

il caldo che respiri a ogni respiro. la rocca che si staglia netta dal piatto nulla del deserto di roccia e sale. e il piano superiore,  leggermente inclinato, sul quale -di nuovo- ti ritrovi a tu per tu con la storia. le legioni di roma, la ribellione ebrea, l'assedio, il genio ingegneristico, la scelta di non farsi prendere vivi.

il fondo del mondo è a meno quattrocentoequalcosa metri. alla fine di un infinito deserto roccioso. il fondo del mondo è qualcosa su cui puoi galleggiare. basta imparare a lasciarsi andare.

tel aviv è la vita d'europa, trasportata in medio oriente.

4 commenti:

occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.