domenica 13 ottobre 2013

121013 ONCE AGAIN THE VISITORS



prima ti perdi all'hangar bicocca.
dopo, quando esci, è già il crepuscolo della sera che sembra inverno.
e poi, per ore e ore, ovunque tu sia, qualsiasi cosa tu stia facendo, che tu sia seduto sulla metrò, o che tu stia camminando le strade fredde della sera, oppure seduto al ristorante o davanti a un film, passi le ore successive a canticchiare tra te e te once again i fall into / my feminine ways come un loop infinito.

e sai che è vero, che there are stars exploding, and there is nothing you can do.

(e nessuna maledizione è abbastanza per chi non va all'hangar bicocca a vedere ascoltare the visitors. che è pure gratis, braccini!)

[© ragnar kjartansson]


13 commenti:

  1. K te lo devo dire...
    troppo criptico!
    come dicono dalle mie parti: "Go capit en casitù!"

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    1. pata, facile: hangar bicocca. the visitors. il resto vien da sé :-)

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  2. oggi compro i biglietti per milano e poi arrivo.

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  3. Dove dove? Dov'è che dovrei andare?
    Che milanese farlocca.

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    1. il labiale, ade, leggi il labiale: h.a.n.g.a.r.b.i.c.o.c.c.a.

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  4. amore, sei rimasto l'unico blogger che conosco che scrive ancora.
    quanta perseveranza.

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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.