prima ti perdi all'hangar bicocca.
dopo, quando esci, è già il crepuscolo della sera che sembra inverno.
e poi, per ore e ore, ovunque tu sia, qualsiasi cosa tu stia facendo, che tu sia seduto sulla metrò, o che tu stia camminando le strade fredde della sera, oppure seduto al ristorante o davanti a un film, passi le ore successive a canticchiare tra te e te once again i fall into / my feminine ways come un loop infinito.
e sai che è vero, che there are stars exploding, and there is nothing you can do.
(e nessuna maledizione è abbastanza per chi non va all'hangar bicocca a vedere ascoltare the visitors. che è pure gratis, braccini!)
[© ragnar kjartansson]
K te lo devo dire...
RispondiEliminatroppo criptico!
come dicono dalle mie parti: "Go capit en casitù!"
pata, facile: hangar bicocca. the visitors. il resto vien da sé :-)
Eliminaoggi compro i biglietti per milano e poi arrivo.
RispondiEliminaDEVI, edp, devi.
EliminaDove dove? Dov'è che dovrei andare?
RispondiEliminaChe milanese farlocca.
il labiale, ade, leggi il labiale: h.a.n.g.a.r.b.i.c.o.c.c.a.
EliminaOh se è gratisse allora va bene :D
RispondiEliminadai su, schiodati tu. e fatti 'sto regalo. :-)
Eliminaamore, sei rimasto l'unico blogger che conosco che scrive ancora.
RispondiEliminaquanta perseveranza.
ne resterà uno solo
Elimina;-D
se ne vanno sempre i migliori...
EliminaE infatti eccoti qui...
Eliminagrande kov
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