DETTO DA V.G.

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L' ETERNO RITORNO DELL' IDENTICO

a pari stimolo, pari reazione. sembra essere una delle leggi non scritte -o regole, forse, leggi o regole, chissà qual è il termine più consono in questo caso-... dicevi, una delle leggi/regole non scritte ma vere della tua vita sembra essere a pari stimolo, pari reazione.

ed eccoti qui che come ogni anno alla metà di agosto senti la fine dell'estate nell'aria e nella luce, nei cieli che alla sera è subito sera ed è come essere a fine aprile in crepuscoli presti e bagliori da dietro i palazzi, e la luce chiara e limpida dei pomeriggi che è dorata e gialla e trasparente. e senti l'estate che finisce, ogni anno, senti il tempo che passa e gli autunni che ritornano, e laggiù dietro la curva sai che sarà di nuovo novembre e buio alle cinque del pomeriggio e l'odio per il mese che non si può non odiare più di tutti, il mese del mondo che è morto ancora una volta, e il suo odore lo senti da qui, l'odore di questo ulteriore novembre che arriverà, da prima della curva, lo senti il suo odore, lo senti dai pomeriggi che la luce è dorata e gialla e la sera è presta e subito sera, quando tutti la chiamano estate e tu l'estate la vedi morire e tra/passare ogni singolo giorno e ogni singola sera. e la luce, la luce, a te ti fotte la luce e ti fottono i cieli, e a pari stimolo pari reazione, e ogni anno per te l'estate è già morta ora. 

ed è bellissimo, vivere il crepuscolo.

resta poi aperta la questione, però: se sia legge o sia regola, questa...

LA FINE D'EUROPA

ed è qui che termina Europa. termina a strapiombo sull'oceano, nel vento teso nei cieli azzurri nelle onde blu. il confine è d'aria e di vento e di azzurro e di cielo.