sabato 30 maggio 2015

DI ARCHI E PANCHINE E TAVOLINI E SOLE

in mezz'ora sarò fuori da queste stanze. bicicletterò lungo le vie strette e storte, e da lì attraverso il parco, e poi bordeggerò l'arco (e passando getterò l'occhio ai tavolini del living, lo so già lo so già, a cercare con lo sguardo la tua figura seduta e ridere e parlare in mezzo a tutti, come l'altra sera, anche se so che non sei lì, ma ti cercherò con gli occhi). farò la curva attorno all'arco e poi bicicletterò lungo vie quiete e alberate, fino al parco, quello piccolo, il parco di mamme e bambini e macchinine di cui parlavamo ieri. cercherò una panchina al sole, e appoggerò lì a fianco la bici, aprirò il libro, e inizierò a leggere al sole.
ci vediamo lì. se arriverai.

2 commenti:

  1. Eccerto. Lui se ne va in giro a cercarla ridente e leggera tra la folla.
    E questa - qu-e-s-ta - hai letto bene, mo' chi è? Eh?
    Mi dimmi tu. Così. Coup de theatre e olè, il Kovalski fa il romantico.
    (rido)
    Non mi menare, scherzo, dai dai, non mi menare fortissimo col manubrio della tua bicicletta.
    (sei bellissimo romantico Kov. Bel-llis-simo :*)

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    Risposte
    1. il kov non scherza mai con la bellezza, abbionda, mai...
      :-*

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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.