era un mese fa, o poco più, che accadeva che capivi.
“accade che capisci, o credi di capire, ma fa poi differenza questo in realtà?, capisci che sei stanco dei meccanismi di elusione, e di alzare sempre le difese. sei stanco di cercare volutamente situazioni complicate o distanze impossibili. sei stanco di interessarti realmente solo alle persone inverosimili. sei stanco di tutto quello che in fondo ti risparmia solo di dover agire le tue difese.
accade che capisci che vuoi semplicemente la normalità. semplice, banale, noiosa normalità. pensa un po'.”
era un mese fa, o poco più. e sarebbe bastato ascoltarti. era già tutto lì, un mese fa... normalità: semplice, banale, noiosa normalità. senza situazioni complicate o distanze impossibili, senza persone inverosimili, senza oscillazioni e confusioni mentali, senza età complicate, senza comportamenti irrisolti e contraddittorii. solo semplice, banale, noiosa normalità. null’altro.
“accade che capisci, o credi di capire, ma fa poi differenza questo in realtà?, capisci che sei stanco dei meccanismi di elusione, e di alzare sempre le difese. sei stanco di cercare volutamente situazioni complicate o distanze impossibili. sei stanco di interessarti realmente solo alle persone inverosimili. sei stanco di tutto quello che in fondo ti risparmia solo di dover agire le tue difese.
accade che capisci che vuoi semplicemente la normalità. semplice, banale, noiosa normalità. pensa un po'.”
era un mese fa, o poco più. e sarebbe bastato ascoltarti. era già tutto lì, un mese fa... normalità: semplice, banale, noiosa normalità. senza situazioni complicate o distanze impossibili, senza persone inverosimili, senza oscillazioni e confusioni mentali, senza età complicate, senza comportamenti irrisolti e contraddittorii. solo semplice, banale, noiosa normalità. null’altro.
“vuoi le sere insieme. vuoi divani in due. vuoi seduti per terra in terrazzo a parlare nelle notti di primavera. vuoi uscire in due e condividere cose normali, noiose, banali. un cinema, una cena, un concerto, un bicchiere, uno zaino, non importa cosa.
accade che capisci che vuoi una banale, semplice, noiosa normalità. “
era un mese fa. o poco più.
accade che capisci che vuoi una banale, semplice, noiosa normalità. “
era un mese fa. o poco più.
esticcazzi, kovalski, anche tu, però: ascòltati, fai il piacere, ascòltati ogni tanto, eddai.
beh, sticazzi a parte, meglio tardi che mai... no?
RispondiEliminadipende. che a volte il confine tra tardi e troppotardi, oppure faticosamentardi, è labile. molto labile.
EliminaNon impari mai tu, eh? Che ha la normalità di brutto? :)
RispondiEliminanulla. assolutamente nulla. anzi. j'adore. è la difficoltà di trovare persone banalmente normali, che mi fotte. ;-D
EliminaAppunto, sti cazzi! Che poi trovare la normalità di sti tempi è quasi anormale!
RispondiEliminasarà quello, sarà. ...
EliminaIl dna non frega solo gli assassini, ricorda...
RispondiEliminaahahah...quanta verità. ...
EliminaLa gente normale non esiste piú.
RispondiEliminaDi banali e noiosi invece é pieno...
Un abbracco k... E in bocca al lupo per questa "ricerca" ;-)
oddio...spero proprio tu non abbia ragione. ... una persona normale è tanta roba....
Eliminaperò di certo hai ragione sulla sovrabbondanza di noiosi e banali... purtroppo
Giura che non l'ho scritto io!
RispondiElimina:-(
Vero che le storie che camminano su panorami mozzafiato e per viverle vai a zig zag tra attese e vicinanze ipervicine sono quelle che non ti cambiano la quotidianità piu' di tanto.
"Prima" non me ne rendevo conto. Ora mi pare un fatto "accecante", sarà l'anima da raggiogniera che spintona da un qualche angolo nascosto di me?! Sarà paura di af-fidarsi? Sarà invecchiamento del coraggio?
Mi sto curando. Vediamo se funziona... ;)
fammelo sapere, se funziona.
Eliminae quale cura hai usato.
;-)
uhm...sempre io: MrsQT in Paginasettesettesette :-))
RispondiElimina