il rumore dell'oceano, sordo e cupo e fisso al fondo di ogni cosa. la voce che il mediterraneo non ha.
dal soggiorno parli guardando fuori due uccelli che volteggiano e SBENG il colpo secco improvviso contro la vetrata e rimbalza sul patio e da steso alza la testa una, due, tre, quattro volte, apre chiude il becco, pensi "è sopravvissuto allora bella lì" e la testa crolla ed è immobile ora. e resta immobile, da ora in poi.
l'altro uccello atterra sul patio di legno, si ferma a mezzo metro. lo guarda per un po' che non si muove. e vola via.
è quasi sera sei sul patio di legno che annaffi le piante o semplicemente il prato di questa terra secca e polverosa, e ti sorride e si avvicina e parla sottovoce. la prendi sotto il braccio, e sorridi. e forse è successo, forse inizia da qui.