la città di A., canali e sole in perpendicolare e temperature mediterranee più che da mare del nord, camminare la città cercando il lato in ombra, musei e quadri, e il battello verso aree industriali dimesse in riconversione, le cene al witte swann, i negozi slacker, l'arte fiamminga e l'arte moderna.
la città di U., tra medioevo e secolo d'oro in mattoni rossi, vie piccole e strette, canali intimi, un vento lieve e la quiete di silenzi e spazi vuoti, e l'azzurro dei cieli nel riflesso dell'acqua.
il villaggio di Z.S., i mulini che ancora ruotano, e un villaggio di com'era la vita quando era un'altra vita e un'altra epoca, e cieli grigi come dovrebbero essere i cieli sotto il ma del nord.
la città di R., architetture moderne e colori inattesi, geometrie e perpendicolari, chiacchiere da caffè con espatriati nostalgici, la dolcezza delle ragazze che si amano con delicatezza al di là della vetrina, e rivedere nel sole quello che solo due anni prima avevi visto nel grigio. essere, ancora. esserci, ancora.
giugno 2019. pezzi di mondo, pezzi della tua vita erratica con b.. e pezzi della sua vita erratica con te.