che poi lo sai, lo sai benissimo: il tempo non fluisce mai uniforme. ci sono le volte che accelera come una pallottola che senti solo il rumore e nemmeno lo vedi dove passi, il tempo, da dove arrivi e dove vada, e tu cerchi semplicemente di capire dove sia andato a finire, tutto 'sto tempo. e le volte che invece le giornate sono settimane, e i mesi sembrano durare stagioni, e il tempo rallenta al punto che nemmeno è più chiaro se scorra in slow motion o se non ti eri mai accorto in precedenza di quanto sia lento vivere.
ci sono le volte che il tempo è circolare, un'eterna ripetizione della medesima sequenza, giorno dopo giorno dopo giorno dopo giorno. e i periodi che invece il tempo è una retta, che viene da laggiù in fondo da dove vengono tutte le cose, e si proietta in avanti e in avanti e oltre e declina dietro la curvatura dell'orizzonte.
il tempo non fluisce uniforme, lo sai benissimo. e lo scorso è stato l'anno del tempo accelerato, l'anno del tempo a velocità di curvatura, l'anno che hai vissuto i giorni che erano mesi che erano stagioni, e le stagioni che si mischiavano così veloci che la primavera è stato un respiro e a fine estate eri in inverno, l'anno che tutto è sembrato schizzare via come di rimbalzo.
che lo scorso è stato l'anno in cui sono successe così tante cose che la tua vita non ha quasi più punti di contatto con quella che era prima dello scorso gennaio. il tempo ha accelerato, trascinandosi dietro in questa accelerazione la tua vita. e con essa, te.
che lo scorso è stato l'anno in cui sono successe così tante cose che la tua vita non ha quasi più punti di contatto con quella che era prima dello scorso gennaio. il tempo ha accelerato, trascinandosi dietro in questa accelerazione la tua vita. e con essa, te.
ed eccoti qui. a.d. 2017. di già.
e bella lì.