è così strano questo tempo al contrario, sai? questo tempo al contrario dei giorni della metà di gennaio...
è così strano pensare la notte quando qui è giorno e luce e lavoro e rumori e voci e movimento; e poi, dopo, è così strano pensarti nel tuo giorno mentre qui è notte e nero e silenzio e piumone e abbracciare un cuscino e un letto enorme in cui scivolare in diagonale cercandoti.
è il tempo contrario del parlarci quando il risveglio di qui è la buonanotte di là, o darti il buongiorno quando qui intanto è buio e scorrono i titoli di coda di un qualche film.
è il tempo contrario di 16.219 chilometri a invertire ogni cosa, parlandoti di un inverno mentre tu racconti l’estate.
ma il tempo aiuta. il tempo ci aiuta, e scorre. il tempo scorre e i giorni passano, passano alla medesima velocità attraverso i giorni al contrario e le stagioni opposte. e anche i cieli cercano di annullare questa distanza, guardali, guardali come fanno finta i cieli, qui, che non sia inverno, di poter essere estate anche loro.
è il tempo contrario del parlarci quando il risveglio di qui è la buonanotte di là, o darti il buongiorno quando qui intanto è buio e scorrono i titoli di coda di un qualche film.
è il tempo contrario di 16.219 chilometri a invertire ogni cosa, parlandoti di un inverno mentre tu racconti l’estate.
ma il tempo aiuta. il tempo ci aiuta, e scorre. il tempo scorre e i giorni passano, passano alla medesima velocità attraverso i giorni al contrario e le stagioni opposte. e anche i cieli cercano di annullare questa distanza, guardali, guardali come fanno finta i cieli, qui, che non sia inverno, di poter essere estate anche loro.
e da qualsiasi lato io lo guardi, al dritto o al contrario, resta questo vuoto, che ha la forma di te.